Il mirtillo gigante è una specie estremamente esigente: predilige terreni leggeri, anche se tollera alti livelli di argilla, ricchi di sostanza organica (5-10% almeno) ma soprattutto privi di calcare e a reazione molto acida (pH compreso fra 4 e 5,5); abbisogna di frequenti irrigazioni a causa dell’apparato radicale molto superficiale.
Lo sviluppo della pianta nei primi anni è spesso stentato e così la produzione.
Acquistato febbraio 2010
La potatura non va eseguita nei primi 3 anni (si eliminano solo i rami deboli) viene invece eseguita successivamente quando la pianta è in produzione per contenere la produzione e aumentarne la pezzatura tenendo in considerazione che il mirtillo produce sui rami di un anno. Va comunque eseguita una potatura leggera specialmente se le cultivar sono vigorose eseguendo diradamenti, e accorciamenti dei rami ricchi di gemme possibilmente verso fine inverno.
L'irrigazione è necessaria soprattutto nel periodo primaverile estivo con sistemi a goccia o a pioggia. Fra le avversità vi possono essere attacchi di moniliosi o di muffa grigia da combattere con prodotti acuprici prima della fioritura.
Fra gli insetti è da temere il dittero Rhagoletis pomonella nonché alcuni coleotteri.
Il mirtillo americano è in piena produzione tra il sesto e il decimo anno arrivando a produrre dai 1,5 ai 3 kg per pianta.